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K 2, Baltoro, Concordia, Duca
degli Abruzzi, Gasherbrum, Broad Peak, Chogolisa,
Bonatti, Compagnoni, Lacedelli e Desio: nomi affascinanti,
indimenticabili, entrati nella nostra mente 50
anni fa e mai più dimenticati, anzi inconsciamente
mitizzati.
E quell'angolo di mondo letto e riletto su tutti
gli autori famosi (primo fra tutti ed incomparabile
Kurt Diemberger), si è trasformato in un
sogno irraggiungibile e irrealizzabile. Un angolo
bello, anzi bellissimo, lontano, concesso a pochissimi
perché forti, capaci e
incoscienti!
Oltre 250 Km di percorso di avvicinamento punteggiati
di nomi incantati: Skardu, la cittadina di partenza,
Shigar, Dassu, Askole, Korophon, Jula, Bardumal,
Paiju, Liligo, Koburtze, Urdukas, Gore, Concordia.
Per ognuno descrizioni diverse per autore, ma
ognuno pieno delle emozioni di chi li ha raggiunti
e superati con stati d'animo diversi.
Ma ancora sopra il Baltoro si alzano vette con
nomi che parrebbero studiati per colpire l'immaginario
di un appassionato di montagna: Paiju Peaks, Biaho
Tower, le Torri di Trango, le Cattedrali del Baltoro,
il Masherbrum, la Torre Mustang. Le foto che appaiono
sulle riviste specializzate ne aumentano il fascino
ed il mistero.
Tutto pare troppo bello, troppo irraggiungibile,
troppo lontano per pensarci di andarci per davvero:
se è un sogno resta insuperabile e non
saprai mai se la realtà ti potrebbe deludere.
E poi la durezza dell'ambiente, la lunghezza del
percorso, i rischi dell'altitudine, le incognite
del tempo spesso inclemente, i racconti di chi
c'è stato e dopo 10 giorni di neve e nuvole
non ha visto una vetta!
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LA REALTA'
Due amici per la pelle (da 50 anni) Toni e Enrico,
che non si erano mai confidati il sogno nel cassetto,
stanno gustando una "bagna cauda" a
casa Vasino: uno annuncia agli altri - con cui
ha già fatto alcune salite extraeuropee
(ma in gioventù) - che forse, se non rinsavisce,
vorrebbe andare al K 2. L'altro incredulo chiede
conferma alla moglie del primo se sta scherzando.
"credo di no" sussurra Mietta.
Appuntamento urgente ancora in gennaio per ragionare,
ma sui sogni si ragiona poco: andiamo e basta.
Il sogno è sempre vivo ma nessuno si domanda
se la realtà sarà una delusione.
Inizia la preparazione dell'avventura.
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