SOGNO K2

Scelta del tour                 Diario di viaggio        
Allenamento                                   Circo Concordia                        
Materiale                                                                  Foto                                  
Programma di viaggio                                                        Cartografia                                                                 
                                                                            Filmato

 

                              MATERIALE

 

FOTO VIAGGIO 7-04 CAMPO BASE K2

 
 

oltre 130 articoli dovranno trovare posto nella sacca e nel sacco a spalle (senza contare il materiale fotografico) per un totale di 15 chili per il portatore e di 7-12 chili per l'incosciente sognatore.
- l'abbigliamento: è necessario quello leggero per l'avvicinamento, ma è indispensabile avere un ricambio per l'eventuale, ma molto probabile mal tempo: avremo di fatto giornate molto calde (40 gradi), giornate brutte con pioggia e neve, ma non troppo fredde, ed a Concordia notti rigide con -10/12 gradi fuori e -5/6 gradi nella tenda, c'è possibilità di lavare qualche capo di biancheria a Paiju ed a Urdukas, ma se poi manca il sole tutto resta bagnato. Raccomandiamo: un ottimo sacco a pelo; un cuscino da gonfiare; una mantella da pioggia che copra anche il sacco (tipo Ferrino) oppure un ombrello sapendo qual è l'ingombro

  • i bastoncini: tutti ne eravamo dotati, ma non sono stati assolutamente necessari. Dovendo fare foto in continuazione sono rimasti nel sacco tutto il tempo
  • Gli Scarponigli scarponi: abbiamo atteso con ansia le pedule di una nota marca modello K2. Ottime, leggere e morbide, bellissime con il marchio K2 sul fianco, le abbiamo provate e poi imballate per il grande viaggio. Dopo 12 giorni di utilizzo su terreno facile, avevamo entrambe le suole che si stavano staccando, sono già tornate alla fabbrica per la sostituzione! Per chi fosse abituato il terreno è ottimo per le scarpe da ginnastica, con suola spessa e morbida: si risparmia un sacco di fatica. Le ho usate per tutto il ritorno. Le pedule servirebbero con la neve, quindi occorre averle a presso

  • La Saccala sacca: l'altro acquisto è stata la sacca Ferrino: bella, rossa, spessa ed incerata con una cerniera indistruttibile. Purtroppo dopo ore e ore di pioggia sulle spalle dei portatori tutto era inzuppato. Avviluppare tutto in sacchetti di nailon sigillati





  • la toelettala toeletta: non sempre è facile sbarbarsi e lavarsi, ma l'organizzazione metteva a disposizione presso la tenda mensa un contenitore di acqua calda per le emergenze specie a Concordia. Altrove l'acqua se c'era, era comoda. Più o meno tutti ci tenevamo la barba tre o quattro giorni.
    E che dolori sbarbarci Toni!




  • viveri di emergenza: nel nostro caso avevamo pochissimo, cioè mezzo chilo di parmigiano e due piccoli Cartizze. Il parmigiano è servito per una pasta asciutta comune. L'alimentazione quotidiana era diversificata, abbondante e fresca (galline e capre al seguito)
  • medicine: ognuno conosce i propri malanni ed i propri rimedi, ma la mia grande scoperta è che un'aspirina o un moment o una tachipirina guariscono in una mezza ora il mal di montagna e ti fanno risentire nuovo. Molti di noi hanno sofferto di malanni tipici di queste zone: disturbi intestinali, inappetenza, mal di gola e febbre. La diagnosi normale dà la colpa ai cibi e quindi ci si riguarda su quelli con cautele incredibili. Ho però letto di ricerche molto attendibili: potrebbe dipendere tutto dalla continua carenza di ossigeno che mette in crisi i vari organi. A 5.000 metri il sangue arterioso trasporta l'ossigeno che a Torino il nostro sangue trasporta nelle vene.