
Il nostro campo base! Arriviamo per pranzo, la tappa è breve sia come distanza sia come dislivello. Ma siamo in quota (4.650 mt) ed arriviamo molto sgranati. Eugenio ci attende con la telecamera e ci intervista per il documentario del CAI. Da stamane, anzi da ieri pomeriggio, procediamo avvicinandoci verso un grandioso circo di montagne meravigliose. Ieri al tramonto, illuminato da un sole caldo ed avvolgente contro un cielo blu, quasi indaco; oggi dall'alba contro luce, il sole sorge dietro al Gasherbrum, avvolto da un velo di tormenta ed una aureola di luce. Fino ad ora esclamavamo di sorpresa di fronte a panorami splendidi sulle valli laterali che si immettono sul Baltoro. Ora le parole non sono più sufficienti. 
Al Circo Concordia ci troviamo improvvisamente nel nostro campo, appena dietro un dosso del ghiacciaio, sul quale si erge una (rudimentale) base dell'Esercito Pakistano. Posiamo il sacco e ci guardiamo attorno sorpresi ed ammirati.
Il K 2 si erge a Nord a filo dei Marble Peaks; in centro in una sequenza spettacolare, il Broad Peak, il Gasherbrum IV, i suoi satelliti G. V e G. VI intervallati da cime rocciose o ammantate di meringhe di ghiaccio senza nome, il Baltoro Kangri e la quota 6.754 mt.
Non abbiamo parole! Ci abbracciamo per complimentarci; ma le parole non escono. Sgorgano le lacrime di commozione, di felicità, di estasi! E non ha nulla a che vedere con un successo personale, con una conquista, con il raggiungimento di una meta agognata.
È semplicemente meraviglioso e sublime. È semplicemente la natura incredibile, unica. Siamo commossi, riconoscenti per il dono che abbiamo avuto.
Peccato che non ci siano con noi Angela e Mietta.
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